Robby Dj

Background

Sono Roberto e curo la trasmissione su Gorgoradio “Anni 70-80-90” in onda di notte dalle 04,00 alle 05,00, ogni settimana presento una sequenza, non è musica da discoteca, è musica pop italiana, straniera e qualche volta sigle di cartoni animati.

Non mi definisco un DJ, almeno come quelli dei nostri giorni, sono un amante della musica e ne ascolto tanta.

Inizio ad amare la musica mixata quando a Gorgonzola si facevano i carri di carnevale, allora c’era la necessità di creare ambiente e musica adatta alla sfilata e al ritrovo dei carri per la premiazione.

Iniziano le prime realizzazione, su cassetta e come musica utilizzavo quella registrata dalle radio locali, Alfa Radio Stereo, Radio Melzo Chiocciola e Via Radio, con registratori di fortuna e un mixer comprato a Gorgonzola in un negozio di elettrodomestici realizzavo le sequenze mixate.

Negli anni, sono passato dalle cassette, ai primi giradischi con variazione di velocità (per i DJ i piatti, ne possiedo ancora qualcuno), acquistavo i dischi a Milano, in un negozio al mezzanino della fermata della metropolitana Uno a Loreto, con l’arrivo del digitale sono passato ai computer e tutto è cambiato.

Cosa ne facevo dei mixaggi?

La maggior parte delle play list le ascoltavo in automobile, poi con l’arrivo di Gorgoradio ho deciso di condividere la mia passione.

Chi sono?

Mi chiamo Roberto, sono un marito da trent’anni e papà di due ragazzi adulti, di fatto un dinosauro con la passione delle cuffie, ho tanti hobby, sono un radioamatore e mi diverto costruire trasmettitori e ricevitori, curiosare nell’etere e ad ascoltare i suoni che la natura ci regala.

In teatro arrivo a sei anni con mio zio scenografo, le luci, l’odore del palcoscenico e la musica dal vivo diventano una droga, da allora non ne sono più uscito tranne qualche breve periodo, in teatro ho sempre fatto in fonico, anche qui la tecnologia ha cambiato completamente il modo di produrre, il primo mixer audio che ho trovato era un Geloso a valvole lo accendevo un quarto d’ora prima dell’utilizzo, poi sono arrivati i transistor in fine i mixer digitali.

Quando ho tempo scappo in montagna dove ascolto il silenzio, annuso i profumi, cammino con lentezza e magari mi fermo in qualche rifugio ad assaporare la cultura culinaria locale.

Purtroppo, in Italia, il mondo dello spettacolo non ti permette di mantenere una famiglia quindi ho scelto di lavorare a Milano in una grande azienda nel settore tecnico-creativo, più di un’ora per andare, quindi in metropolitana ascolto la musica, preferendo i miei mixaggi

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